Acate, lettera del vescovo alla città: grazie per l'accoglienza durante la visita pastorale
In una lettera di quattro pagine il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, ha voluto esprimere a tutta la Comunità parrocchiale di Acate la sua sincera e profonda gratitudine per la calda e festosa accoglienza manifestata durante la sua visita pastorale dello scorso mese di aprile.
La guida della diocesi ragusana ne ha ripercorso tutti i momenti, dal suo arrivo il 14 aprile in piazza Matteotti, quando si percepiva “un’aura di gioia che traspariva dai volti dei presenti”, all’arrivederci di domenica 21 aprile che coincideva con la giornata clou dei festeggiamenti in onore del Protettore San Vincenzo Martire.
Monsignor La Placa ricorda le parole del parroco Mario Cascone (“il nostro è un popolo laborioso, molto religioso, legato alle tradizioni, ma grazie a Dio non fanatico…”), la gioia degli incontri avuti con alunni e tutto il personale delle scuole cittadine, quelli con gli ammalati e le persone anziane (“hanno toccato profondamente il mio cuore, facendomi sentire la forza e il calore dell’abbraccio”), ringrazia di cuore tutti i titolari delle realtà commerciali e produttive ed esortato i circoli e cittadini a rinnovarsi, “riproponendosi con una veste adatta ai nostri tempi…”.
Per il vescovo ha assunto un particolare rilievo l’incontro avuto con il sindaco Gianfranco Fidone la presidente del Consiglio comunale, Cristina Cicero, e tutti i componenti, nella seduta straordinaria: “Al centro del dialogo con le Autorità civili c’è stata l’importanza del bene comune del camminare insieme, per incentivare un percorso condiviso e lo sviluppo sociale, economico e spirituale…”.
“”Molto significativo – ha scritto – anche l’incontro con i Carabinieri la Polizia Municipale. Esorto i tutori dell’ordine mettere in campo tutti i mezzi affinché, oltre alla dovuta serenità alla cittadinanza, facciano ancora di più nel prevenire e fronteggiare la diffusione e l’uso di stupefacenti, diventata purtroppo, per la cittadina iblea, una vera e propria emergenza”.
La conclusione della lettera è riservata ai ragazzi del catechismo e ai loro insegnanti, alle strutture di governo della parrocchia San Nicolò di Bari (Consiglio pastorale e Consiglio per gli affari economici), alle associazioni ecclesiali e ai movimenti (Azione Cattolica, Rinnovamento dello Spirito, Cenacoli del Vangelo, Ministri straordinari della comunicazione eucaristica, Caritas, San Vicenzo e Unitalsi), esortati tutti “ fare bene il bene, non prescindendo da una adeguata cura della liturgia, l’importanza del canto e dell’animazione”.
Un pensiero è rivolto anche al Presidio Caritas di Marina di Acate, nel cui progetto a favore degli utenti stranieri della fascia trasformata, sono impegnati gli operatori e le Suore Carmelitane missionarie di Santa Teresa di Gesù Bambino: “Un servizio che nasce dal cuore di Dio è senz’altro un valore aggiunto della parrocchia…”.
Il vescovo, infine, dopo avere menzionato anche i momenti celebrativi che hanno scandito la sua visita (“ho avito modo di sperimentare la fede genuina e semplice della gente acatese e la sua grande devozione verso il suo Santo Martire Vincenzo…”) ha espresso la sua profonda gratitudine ai tre sacerdoti, il parroco Mario Cascone, il vicario parrocchiale Salvatore Frasca e padre Girolamo Bongiorno (“che insieme a me hanno vissuto intensamente questa visita pastorale”, a quanti si sono adoperati per il suo sereno svolgimento, a coloro che hanno preparato i pranzi e ai due giornalisti “che hanno assicurato la memoria storica della visita “registrandone” immagini e contenuti”.