Basket, il patron del Trapani Shark dopo Trento: "Pronti a entrare in corsa per lo scudetto"
"La partita contro Trento è stata uno spot per la pallacanestro: è il secondo obiettivo della mia presidenza, quello di dare un nuovo corso al basket italiano che ne aveva bisogno. Un fenomeno che si era un po' appiattito sul dualismo Bologna-Milano e adesso comincia a parlare di una triade, o magari anche di più. Vedo Trento, Trieste, Brescia, Reggio Emilia:
cominciamo a essere tante le squadre che lottano per lo scudetto.
Abbiamo dimostrato di stare lì, perché lo meritiamo. Siamo una grande squadra: nove vittorie nelle ultime dieci partite. Non ci manca nulla per andare avanti e tentare di fare questo miracolo sportivo". Così Valerio Antonini, presidente della neopromossa Trapani Shark di coach Repesa, intervistato dalla redazione sportiva del Gr Rai, sulle ambizioni della sua squadra, neopromossa e seconda in classifica in Serie A dopo aver inflitto ieri a Trento 107-99 la prima sconfitta in campionato.
"La geografia del basket italiano sta cambiando Certamente, e credo sia indispensabile, perché un campionato che vede sempre le due stesse squadre arrivare fino in fondo poi diventa noioso - ha spiegato il numero 1 del club siciliano - Se vogliamo avere un prodotto vendibile, devono cambiare le finaliste e le vincitrici.
Quest'anno è quello giusto. Siamo pronti a entrare in corsa per lo scudetto". Una parola, scudetto, che dunque non teme: "Ha paura di dire la parola scudetto solo chi nasce con la paura dentro.
Abbiamo costruito la squadra sapendo gli obiettivi fin dall'inizio. Abbiamo 14 giocatori in rosa, la squadra è talmente completa e costruita con una logica di ampiezza e profondità che ci dà grandi speranze per il futuro", ha concluso Antonini.