Modica, due bombe carta fatte esplodere in centro: paura e preoccupazione
Due bombe carta sono state fatte esplodere questa sera, poco dopo le otto, in pieno centro storico: la prima in via San Domenico, una strada adiacente al Municipio di Modica. L’esplosione ha fatto tremare i vetri delle abitazioni vicine al Palazzo di città ed ha mandato in frantumi alcuni vetri della chiesa di San Domenico. La seconda, qualche minuto dopo, è stata fatta esplodere in via Portosalvo, sempre nella zona di piazza Municipio. I due episodi hanno creato allarme tra i cittadini e i negozianti con gli esercizi commerciali del centro e, in particolare di corso Umberto, affollati di clienti per gli acquisti di Natale. I commercianti sono pronti a promuovere una raccolta firme e a sollecitare il sindaco, Maria Monisteri, affinché si faccia promotrice della richiesta di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza. Fra l’altro, queste due esplosioni si sono verificate proprio in concomitanza con l’insediamento del nuovo questore di Ragusa, Marco Giambra. Potrebbe essere un segnale pericoloso. A Modica non si sono mai registrati episodi di questo genere che devono essere stroncati sul nascere anche con azioni preventive da parte delle forze dell’ordine che, tuttavia, soffrono sempre di carenze di organico. Non aiuta neppure la situazione della Polizia locale che ha gli uomini che si possono contare sulle dita di una mano: troppo pochi per la vastità del territorio e i compiti amministrativi da svolgere. In piazza Municipio sono intervenuti i Vigili del fuoco e la Polizia locale. La via San Domenico è stata transennata in attesa di effettuare i rilievi necessari. Le telecamere di videosorveglianza potrebbero dare risposte importanti per individuare gli autori di quella che potrebbe essere una bravata ma, anche una dimostrazione di spavalderia di qualche gruppo di vandali. In ogni caso, non si può far finta di niente e le istituzioni cittadine devono pretendere un rafforzamento dei controlli in città da parte delle forze dell’ordine.