I 40 anni della Scherma Modica. Il ministro Abodi: tornerò e mi sorprenderete ancora
Ci fu un tempo, a Modica, in cui pochissimi ragazzini conoscevano la scherma. Anzi, la chiamavano “u schermu”. Perchè giocavano solo a calcio e il protagonista delle sfide era un pallone: “u palluni”. Maschile. Quella sfera, spesso fatta di stracci, rotolava nei cortili o nei vicoli che, come ruscelli di basole lucenti, si adagiavano nel Corso Umberto.
Poi, la sfida. Lanciata da un modicano, sottufficiale dell’Esercito, che cominciò a parlare di Scherma. Poche parole. Quelle necessarie per radunare un manipolo di ragazzi in una stanza del Castello dei Conti di Modica e per comincare con le prime lezioni. Quel signore dai modi nobili, gentili e autorevoli ha vinto la sfida: Giorgio Scarso, il “Maestro”, può celebrare con legittimo orgoglio i 40 anni della Scherma Modica e i successi di un miracolo sportivo e sociale. E il momento ufficiale della celebrazione non poteva avere parterre più prestigioso e significativo in quella sala dove tutto ebbe inizio il 7 dicembre del 1984. Ad ascoltare il puntuale e appassionato racconto dei primi 40 anni della Scherma Modica, il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi; il sindaco, Maria Monisteri (per 10 anni presidente della società); il parlamentare regionale, Ignazio Abbate; i presidenti che sono stati alla guida della Scherma Modica; autorità civili e militari; quattro plurimedagliati atleti: Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Daniele Garozzo e il “campione di casa”, Giorgio Avola.
Ma, soprattutto, c’erano loro: i bambini, linfa vitale per il futuro della Scherma Modica, e le famiglie, il valore aggiunto di questa storia sportiva scritta in una città del profondo Sud e di nobili tradizioni. “Attorno a questa storia – ha detto nel suo intervento il Maestro Scarso – le sane espressioni di realtà sociali, culturali, imprenditoriali che sono state sempre al fianco della Scherma Modica contribuendo a farla crescere e a farla diventare una delle società più importanti a livello nazionale, e non solo. Esempio per altre realtà in Italia e in Europa, in particolare nella Scherma per non vedenti con corsi Paralimpici in carrozzina e attività di avviamento alla scherma paralimpica”.
E’ stato il ministro Abodi a fare il consuntivo della sua visita in città: una giornata definita “sorprendente” e che vuole essere la prima tappa di un percorso che continuerà nei prossimi mesi. “Tornerò a Modica – ha detto il ministro – appena saranno completati i cantieri del Palascherma, dello stadio e della pista di atletica. Sono sicuro che mi sorprenderete ancora”.
Il ministro, prima di partecipare alla cerimonia ufficiale dei 40 anni della Scherma Modica, ha assistito al saggio di chiusura del corso scolastico di Scherma dedicato agli Under 10 ancora non agonisti.
Il ministro ha anche incontrato, nell’aula consiliare del Comune di Modica, i sindaci dei 12 comuni della provincia, amministratori e assessori allo Sport e alle Politiche giovanili (nella foto). E’ stato fatto il punto sulla impiantistica sportiva nel Ragusano e sono stati evidenziati i punti di forza del territorio, i risultati raggiunti e le prospettive future.