La morte di Ramy a Milano, il padre: "Mio figlio trattato peggio di un animale"
"Negli ultimi trenta secondi di quel filmato terribile ho visto mio figlio morire per la seconda volta davanti ai miei occhi. Il motorino a terra, mio figlio su quel palo, schiacciato. Quel carabiniere non ha figli, non può avere figli...non può capire". Così Yehia Elgaml, il padre di Ramy Elgaml, parlando alla Stampa e commentando il video che mostra gli ultimi momenti di vita del figlio 19enne, morto in seguito a un inseguimento con i carabinieri alla fine dello scorso mese di novembre."Quando ho visto quei filmati, la morte di Ramy in diretta, mi sono arrabbiato di più del giorno in cui è successo, non si può fare così con dei ragazzi, li hanno inseguiti per venti minuti, per otto chilometri. Il carabiniere che dice 'bene', quando gli dicono che sono caduti. Bene? Non va bene per niente", aggiunge."Non tutti i carabinieri sono uguali. Quelli sono carabinieri sbagliati, gli altri sono giusti, danno a tutti la sicurezza in Italia, ma quelli no. Quelli sbagliati hanno trattato i ragazzi peggio degli animali. Con un cane a terra si sarebbero fermati", afferma infine Yehia Elgaml.