Acate, la Società Operaia non trova un presidente: alla guida resta il commissario Cutraro
Non era mai accaduto che, nei suoi 156 anni di storia, la Società Operaia di Mutuo Soccorso, il sodalizio di Acate con il maggior numero di soci, rimanesse senza un presidente e un direttivo per oltre un anno. E che l’invito del commissario Salvatore Cutraro a formare una compagine amministrativa non fosse raccolto neanche alla tradizionale assemblea di ogni inizio d’anno. Insomma disponibilità quasi zero ad assumere incarichi, ad eccezione di alcuni responsabili affezionati che gli daranno una mano anche nel 2025 a raccogliere quote sociali, curare la segreteria e la biblioteca, occuparsi della manutenzione e di piccole incombenze.
E dire che pur non navigando nell’oro la Società continua a erogare, l’unica in paese, la cosiddetta colletta a favore dei soci deceduti e delle loro mogli e a costituire un punto di riferimento del dibattito sociale e politico del piccolo centro.
Agli iscritti, che non brillano certo per la frequenza come in passato, sta a cuore la sopravvivenza della Società, ma a patto che siano “gli altri” a gestirla, forse per rimanere più sereni evitando di ricevere qualche critica, che è sempre in agguato sotto forma di consiglio.
Un tempo due liste di aspiranti amministratori concorrevano per guidarla, oggi malgrado la riduzione del numero dei componenti e l’abolizione di figure come i probiviri (lo Statuto prevede ora il pacificatore) la prospettiva di amministrare “con la spada di Damocle” non alletta più nessuno.
Aspettando chi dovrà succedere all’ultimo presidente che è stato Giovanni Amarù, al commissario Salvatore Cutraro non è rimasto altro da dire alla riunione: “Il mio mandato è stato prolungato ancora una volta, ma questo status non può e non deve continuare per lungo tempo. Il futuro della Società dipende dalla vostra volontà e dalla capacità di farsi avanti. Abbiamo bisogno di un gruppo di soci motivati e di un presidente che si assuma la responsabilità di guidarla verso nuovi orizzonti”.
NELLA FOTO, Cutraro con il vescovo emerito di Ragusa, monsignor Cutitta.