Mazzarino, commemorati gli 8 carabinieri uccisi dal bandito Salvatore Rizzo
A 79 anni dalla loro barbara uccisione sono stati commemorati a Mazzarino, prima davanti alla stele che ricorda il loro sacrificio e dopo con una Santa Messa, gli otto carabinieri della casermetta di Feudo Nobile, trucidati dalla banda capeggiata dal bandito Salvatore Rizzo.
Erano presenti alla cerimonia don Salvatore Falsone assistente spirituale del Comando Legione di Palermo, il colonnello Alessandro Mucci, comandante provinciale di Caltanissetta, il tenente Fabio Mangione in rappresentanza del comandante territoriale di Gela, colonnello Marco Montemagno , i comandanti della Capitaneria di Porto, della Guardia di finanza e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela. Ed ancora il sindaco Domenico Faraci ed esponenti della Giunta comunale di Mazzarino, il maresciallo Martina Cassarino, comandante della Stazione, scolaresche e rappresentanti dell'Associazione Nazionale Carabinieri presieduta dal maresciallo Domenico Resciniti.
Per i parenti dei militari hanno partecipato il figlio del brigadiere Vincenzo Amenduni, il comandante, e le nipoti dei carabinieri Fiorentino Bonfiglio e di Emanuele Greco. Le altre vittime furono Vittorio Levico, Emanuele Pietro Loria, Mario Boscone, Mario Spampinato e Giovanni La Brocca, tutte insignite dal presidente della Repubblica di Medaglia d’Oro alla Memoria nel 2016. Ecco la motivazione: “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, nel corso di un servizio perlustrativo, unitamente ad altri militari, non esitava ad affrontare un soverchiante numero di fuorilegge, appartenenti a pericolosa banda armata. Fatto segno a proditoria azione di fuoco, replicava con l’arma in dotazione, dopo aver trovato rifugio all’interno di un fienile, resistendo strenuamente sino al termine delle munizioni, allorché veniva catturato. Costretto a marcia forzata nell’agro Nisseno per 18 giorni, sottoposto ad atroci sofferenze fisiche, ininterrotto digiuno e vessazioni, veniva, barbaramente trucidato. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere.” Ex feudo Nobile, agro di Gela (CL) – Ex feudo Rigiulfo, agro di Mazzarino (CL), 10 – 28 gennaio 1946”. Dopo la deposizione di una corona d’alloro nel piazzale della caserma un toccante momento nella chiesa di Santa Maria di Gesù, dove il maresciallo Resciniti, durante la celebrazione, ha letto una lettera in Paradiso ad Amenduni.