Così si raccontava
Lea: "Spesso da bambina andavo in montagna e il mare mi mancava"
Ecco come si raccontava Lea in una recente intervista: "Sono stata molto fortunata: ho superato le prove fisiche e i test scritti e sono entrata in Accademia Navale nel 2004, a vent’anni. Lì ho iniziato il percorso seguendo prima la formazione come Ufficiale di Marina e poi come Ufficiale Pilota. Durante il corso di volo vero e proprio, in America, ho preso il brevetto per aerei e per elicotteri. Attualmente sono nella base di Maristaeli, a Catania, ho completato l’addestramento su SH-3D - elicottero biturbina medio-pesante sviluppato dall’americana Sikorsky e costruito in Italia su licenza Agusta - e poi ho fatto il passaggio macchina su EH-101, utilizzato sulle portaerei come la Cavour o la Garibaldi”, un elicottero medio-pesante in grado di svolgere compiti antisommergibile, antinave, comando e controllo di operazioni aeronavali, ricerca, soccorso e all'occorrenza anche eliassalto. Sono mezzi utilizzati anche per le missioni all’estero.
“Ho partecipato alla missione in Libia, due anni fa, tre mesi a bordo della nave Garibaldi, ed è stata per me un’occasione molto interessante, perché la vita di bordo è particolare. Si diventa un equipaggio unico tra nave ed elicotteri, eravamo circa mille persone e siamo diventati come una grande famiglia. Un’esperienza unica perché variava dall’esercitazione all’operazione reale e nei momenti di difficoltà potevo contare sui miei colleghi. Una famiglia, appunto”. E la tua famiglia di origine? Come ha accolto la scelta di intraprendere una carriera militare e di fare un mestiere pericoloso come quello del pilota?
“In famiglia non ci sono altri militari. Sono la prima, femmina per giunta. Pilota poi… Ma sono orgogliosi di me. Anche se la paura c’è sempre. C’è anche andando in macchina. Guai se non ci fosse!”. Sembra tu sia molto soddisfatta dei risultati ottenuti. La vita militare ha influito sulla tua sfera privata? “Assolutamente sì. Ho stretto amicizie molto forti nell’ambiente e il mio compagno è un militare. Essendo donna devi sempre dimostrare di avere un carattere forte, anche se i miei colleghi sono tutti molto professionali e con l’equipaggio mi trovo molto bene. Però si deve dare sempre quel pizzico in più”.