La storia
La Balilla Bonajuto, così fu salvata dal "papà del cioccolato di Modica"
Franco Ruta, il "papà" del cioccolato di Modica, aveva appena 12 anni quando suo padre, Carmelo, decise di vendere la Balilla 508 del 1935. Carmelo Ruta, titolare del "Caffè Roma" difronte al duomo di San Pietro, aveva dato già appuntamento ad un potenziale acquirente per fargli vedere l'auto. L'affare era quasi concluso. Ma il figlio Franco, evidentemente, non era dello stesso avviso. Non potendo avere argomenti validi per contrastare efficacemente la decisione del padre escogitò un piano per metterlo dinanzi al fatto compiuto. La sera prima dell'incontro con l'acquiente, Franco Ruta scese in garage di nascosto e, con un pennello, pitturò la Balilla fino a renderla quasi un quadro astratto e,, quindi, invendibile. L'indomani, quando il signor Carmelo Ruta aprì il garage per far vedere la sua Balilla all'acquirente, grande fu la sorpresa per lo spettacolo offerto dalla gloriosa Balilla. L'affare andò in fumo e il signor Ruta, certo di come fossero andate le cose, salì a casa a trovare il figlio Franco, già pronto a subire una storica ramanzina. Che, però, non arrivò. Il signor Ruta, con la calma che lo caratterizzava, disse semplicemente: ma non me lo potevi dire che non volevi che vendessimo la Balilla! La "508", salvata da Franco Ruta (scomparso, purtroppo, il 21 febbraio scorso) si fa adesso ammirare dai turisti in corso Umberto, proprio all'imbocco del vicoletto dove si trova la Dolceria Bonajuto, una sorta di santuario laico del cioccolato di Modica.