Ventinove anni dal delitto Rostagno, Unci Sicilia: "Voce ancora forte"
Ventinove anni fa l'uccisione di Mauro Rostagno, giornalista e sociologo, vittima di un agguato di mafia tra Valderice e Trapani, il 26 settembre 1988. Per il vicepresidente nazionale dell'Unione cronisti Leone Zingales "ha avuto coraggio. E' stato ucciso perche' aveva scoperto il malaffare e gli intrecci tra mafia e politica, tra imprenditoria inquinata e mafia e aveva denunciato i comitati d'affari collegati alle logge deviate". Per il presidente dell'Unci Sicilia Andrea Tuttoilmondo, "anche a distanza di 29 anni la voce libera di Mauro Rostagno riecheggia forte. Rostagno vive attraverso lo straordinario esempio rappresentato per le successive generazioni di cronisti che nel suo nome hanno sposato la causa di un giornalismo coraggioso e scevro da condizionamenti di sorta". Recentemente Carla Rostagno ha ricordato il fratello con queste parole: "Mauro amava la vita e si e' dedicato con passione al giornalismo negli ultimi anni della sua esistenza. Pian piano Mauro sta raccogliendo i frutti del suo impegno e del suo lavoro" La storia di Mauro Rostagno da qualche tempo e' citata nel dizionario biografico degli italiani edito dalla Treccani. La voce e' stata realizzata da Maria Pia Bigaran e ripercorre le varie fasi della vita privata e professionale del sociologo e giornalista.