Consigliere di Augusta: "Il Muscatello inadeguato per pazienti col covid 19"
Il consigliere comunale Giuseppe Di Mare di CambiaAugusta, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa per far luce sul Piano della direzione dell'Asp dello scorso 16 marzo, per fronteggiare l'emergenza covid-19. Di Mare scrice:
"Sono venuto a conoscenza di una revisione del predetto piano che inspiegabilmente a partire dal 5 aprile trasformerà di fatto l’intero Ospedale di Augusta in un covid-center con la chiusura del reparto di Medicina per altri 18 posti letto, facendo diventare il nosocomio megarese, escluso l’Ospedale del capoluogo, il più grande Covid-center per pazienti non critici dell’intera provincia (come si legge nella citata revisione del piano i 18 posti letto assegnati all’Ospedale di Noto, non presentano ricoverati nel reparto assegnato cioè la ex Riabilitazione). Il “Muscatello” - prosegue Di Mare -rappresenta un ospedale funzionale, ma di modeste dimensioni e con supporti non idonei per i malati di covid-19, dove assicurare percorsi di garanzia e sicurezza alla luce di queste nuove decisioni sarà difficile, gli stessi reparti rimasti (Cardiologia) vengono evitati dai pazienti per paura a causa della inevitabile promiscuità che si è venuta a creare e si creerà sempre più come conseguenza delle scelte assunte dall’ASP di Siracusa. La stessa decisione che sta alla base della scelta della Direzione Sanitaria oggi risulta incomprensibile, dire che al Muscatello si creano posti letto per pazienti covid-19 non critici appare una motivazione discutibile: in quanto tempo un malato può diventare critico? Con quali costi, impiego di personale e tempo si dovrebbero spostare eventuali malati da una struttura ad un’altra? La struttura ospedaliera di Augusta è priva di reparti e spazi adeguati a supporto di tali malati come la terapia intensiva, mentre altri ospedali in provincia come quelli di Avola e Lentini, dotati di tutti i percorsi necessari per ospedalizzare nel miglior modo possibile un malato di covid-19, sono stati, misteriosamente, esclusi del tutto dalle scelte assunte dalla Direzione Sanitaria.
Che senso ha utilizzare in modo così numeroso un Ospedale privo di supporti necessari per i malati di covid-19 e non utilizzarne neanche uno (se non quello di Siracusa) di tutti gli altri presenti in provincia? Sembra una scelta senza alcuna logica.
Oggi la riconversione della UOC di Medicina porta in sostanza alla chiusura del presidio ospedaliero megarese, insopportabile decisione, seppur a parole (non più credibili) definita temporanea da parte della Direzione Aziendale della Asp di Siracusa.
Rimane l’amarezza e lo sconforto per scelte che non tutelano pazienti e malati tutti, malati covid-19 e personale sanitario dell’Ospedale, ancor di più oggi, scelte che appaiono inique, senza un ragionamento, e profondamente vessatorie nei confronti della tutela della salute per l’intera Città. Ancora una volta, probabilmente, l’assenza di una forte rappresentanza Istituzionale / Politica a difesa di Augusta ed anche gli interessi della Asp su altre strutture fa pagare un prezzo altissimo alla sanità augustana.
Ho paura che si stiano commettendo degli errori che dovrebbero essere evitati perché già successi in altre aree del nord, che potrebbero portare eventuali danni ai cittadini. Gli Ospedali che sono riusciti a gestire meglio questa emergenza sono quelli dotati di padiglioni separati che consentono la creazione di filtri esterni per contenere e governare la diffusione del virus e non quelli monoblocco (es. Codogno e Lodi), per questo motivo sarebbe opportuno che il covid-team inviato a Siracusa possa valutare la situazione descritta".