Il sortinese morto nel mare di Avola, il racconto di un testimone alla polizia
Ci sarebbe un testimone sulla tragedia che si è consumata ieri nel mare di Avola, costata a vita al giovane papà di Sortino, Sebastiano Italia, 31 anni, morto annegato a 200 metri dalla spiaggia di Tremoli. Un teste che avrebbe assistito alla scena drammatica di Italia entrato in acqua e non più riemerso. La testimonianza è stata acquisita dai poliziotti del Commissariato che hanno relazionato il decesso per annegamento al sostituto procuratore della Repubblica di Siracusa, Gaetano Bono. Sarebbe stato il teste a chiedere aiuto a delle persone che si trovavano sul lungomare. Si sono tuffati in due, un poliziotto ed un calciatore, ma non sono riusciti a raggiungere a nuoto il punto della tragedia. Poi è stata una piccola imbarcazione di pescatori a riportare sulla banchina del porticciolo di Avola il corpo di Italia privo di vita. Resta ancora da capire se la vittima è stato colto da malore, oppure avrebbe sbattuto la testa contro uno scoglio sotto l'acqua. La seconda ipotesi sembra la più accreditata, anche per delle ferite riscontrate alla testa dal medico legale Francesco Coco che dopo la tragedia ha ispezionato il cadavere.
La salma è rimasta nella camera mortuaria del cimitero di contrada Mutubè ad Avola ed è a disposizione dell' Autorità giudiziaria. Il pm entro sabato deciderà se fare eseguire l'autopsia per conoscere le reali cause della morte, oppure consegnare la salma ai funerali che verranno celebrati a Sortino. In paese la notizia della scomparsa di Sebastiano Italia ha destato commozione, anche perchè lascia orfani due bimbi in tenerissima età. La vittima non aveva un lavoro stabile e si arrangiava a vivere come meglio poteva con dei lavoretti saltuari. Ma anche dietro una tragedia immane, a Sortino si chiedono cosa ci facesse Sebastiano ad Avola in un giorno feriale. Interrogativo al quale nessuno oggi può dare una risposta.