Riceviamo e pubblichiamo. "Morra e la sindrome degli avvocati"
Il Presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra si dice convinto che l'origine di tutti i mali della giustizia risieda nella componente laica del C.S.M. che permette l'inquinamento tra potere legislativo e potere giudiziario. Morra, già fautore del "bollino blu" per gli avvocati, per attestarne la moralità e la tenuta etica, ha condiviso con l'ex componente del C.S.M. dott. Davigo la "passione" per gli avvocati considerati, a tutto concedere, un intralcio per la giustizia, da sfoltire. E' successo però che Morra giorni fa - intervenendo sulla vicenda della pubblicazione dei verbali dell'avv. Amara, che gettano ulteriori ombre e discredito sulla magistratura - abbia dichiarato d'aver ricevuto quei verbali proprio da Davigo. L'ex consigliere del C.S.M., che una trentina d'anni fa si proponeva di rivoltare l'Italia come un calzino, l'ha però impietosamente smentito nel corso della trasmissione "Di Martedì" condotta da Floris affermando: " non gli ho mostrato nessun verbale". A fronte del pugno preso in piena faccia Morra ha replicato (si fa per dire): " ho sempre avuto stima di Davigo, stima che rimane immutata, tutto si chiarirà positivamente".
E no Presidente Morra, lei non può pretendere di chiarire questi fatti a quattr'occhi, con Davigo. Lei ha l'obbligo di provocare un confronto pubblico con Davigo, da Floris, da Giletti o ovunque riteniate purché noi possiamo accedere ad un barlume di luce".
Avvocato Enzo Galazzo