Ciclismo, impresa del ragusano Caruso: vince la tappa Spluga - Alpe Motta
L'ex gregario diventato capitano corona un Giro d'Italia da fenomeno. Damiano Caruso trionfa in solitaria nella 20^ tappa, la Verbania-Valle Spluga (Alpe Motta) di 164 chilometri, conquistando l'ultimo arrivo in salita della 104^ Corsa Rosa e consolidando il secondo posto in classifica. "Ho realizzato un sogno, sono l'uomo piu' felice del mondo - racconta il siciliano della Bahrain Victorious -. In carriera ho fatto tanti piazzamenti, oggi ho avuto la mia giornata da campione".
Caruso, che a inizio Giro avrebbe dovuto aiutare Mikel Landa, e' diventato leader dopo il ritiro prematuro dello spagnolo. Da quel momento e' stato perfetto e ha trovato la forza per attaccare da lontano nell'ultima frazione in linea. Il 33enne di Ragusa sfrutta il forcing della DSM di Bardet nel tratto finale del Passo di San Bernardino e si porta con se' lo spagnolo Pello Bilbao, che fa un lavoro encomiabile prima di staccarsi ai -6 km dall'arrivo.
Caruso, che sa cosa significa "tirare" per altri, da' una pacca sulla spalla all'iberico e inizia a menare le danze nell'ascesa finale verso l'Alpe Motta. "Oggi abbiamo corso in maniera esemplare: Bilbao e' stato incredibile, il 70% della mia vittoria e' suo", ha aggiunto Caruso, che rifila 24 secondi alla maglia rosa Egan Bernal.
Il colombiano della Ineos Grenadiers sfrutta il lavoro dei suoi uomini ombra, Jonathan Castroviejo e Daniel Martinez, e nel finale allunga su Simon Yates. Lo scalatore di Bogotá e' a un passo dal suo secondo grande Giro in carriera dopo il Tour 2019: nella cronometro di domani dovra' gestire 1'59" su Caruso. "Ho avuto paura di perdere tanto tempo, anche se sapevo di stare bene:
davanti c'era comunque il secondo della generale e il vantaggio lievitava - ha ammesso Bernal -. Pero' la squadra ha gestito alla grande la corsa, devo ringraziare i miei compagni. Non pensavo di arrivare all'ultima tappa con un vantaggio di 2 minuti. Sono fiducioso, ma finche' non finisce la corsa non saro' tranquillo".
Sul gradino piu' basso del podio resta Yates: l'inglese della BikeExchange paga 50 secondi da Caruso. Il suo ritardo da Bernal e' ora di 3'23", mentre sale a 1'24" il gap dal ragusano.
Domani la cronometro finale, 30.3 chilometri da Senago a Milano, che non dovrebbe rivoluzionare la generale. In Piazza Duomo si attende l'incoronazione di Bernal, ma anche il giusto tributo a uno splendido Caruso.