Catania Calcio, Lucarelli: "Sbagliato farci giocare a porte chiuse, decisione severa"
"Io mi aspetto che non venga penalizzata una tifoseria e l'immagine di una città. Anche perché un abbonato che fa un abbonamento al buio in estate, non può pensare di spendere dei soldi - magari anche con fatica - e non sapere se potrà vedere tutte le partite. Onestamente dove sta la responsabilità oggettiva di una società per fatti avvenuti lontani dallo stadio? Non mi sento di punire tutti i tifosi per colpa di 10 persone. Se uno sportivo di qualsiasi parte d'Italia vedrà la partita senza tifosi che idea si farà? Spero che chi ha preso questa decisione possa tornare sui propri passi. L'episodio va stigmatizzato, ma la decisione è un po' troppo severa". Lo ha detto il tecnico del Catania, Cristiano Lucarelli, commentando la decisione di far giocare a porte chiuse il match contro il Sorrento di lunedì sera, valido per la diciottesima giornata del Girone C di Serie C.
L'osservatorio per le manifestazioni sportive ha dato indicazione alle autorità del territorio, Questura e Prefettura, che si sono espresse in tal senso a causa di incidenti che si sono verificati mercoledì 13 dicembre in occasione della gara di Coppa Italia di C tra Catania e Pescara.
"Un episodio che non è accaduto nel recinto di gioco, ma un po' a distanza non può essere gestito così - ha continuato Lucarelli - È una decisione presa di pancia che penalizza la tifoseria e l'immagine di una città. Faranno le solite retoriche da Bolzano a Pordenone, vedendo lo stadio vuoto in tv. Rispetto la decisione, ma non la condivido".