Frodi creditizie, la Fabi: " La Sicilia è al terzo posto"
Le frodi creditizie mediante furto di identità continuano ad avere un rilevante impatto in Italia nel primo semestre 2023, con oltre 17.100 casi per un importo medio frodato pari a 4.845 euro. È quanto emerge dall’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie, che rileva una crescita del +10,8% dei casi rilevati e del 3,1% dell’importo medio rispetto allo stesso periodo del 2022. Il danno complessivo è stimato superiore agli 83 milioni di euro, in aumento del +14,2%. La fascia dai 18 ai 30 anni la più colpita. Le vittime sono principalmente in Lombardia, Campania e Sicilia.
“E’ un fenomeno in continuo aumento – afferma Gabriele Urzì Dirigente Nazionale FABI e Responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo – e ormai le probabilità di subire un furto di identità, al fine di vedere carpite informazioni personali o sensibili che vengono poi utilizzate in modo illecito per agire a nome del malcapitato, sono sempre più frequenti e concrete. La sottrazione dei dati spesso avveniva prima con attacchi mirati che colpivano le fasce della popolazione meno sensibilizzate a tale minaccia o che avevano meno dimestichezza con i sistemi informatici. Oggi però, come emerge da un attento esame dei dati, questi reati non risparmiano nessuno e la Sicilia purtroppo è al terzo posto in questa triste classifica.
Bisogna essere molto attenti e adottare alcune precauzioni: non rispondere a messaggi di posta elettronica che richiedono dati personali, distruggere accuratamente la documentazione che riporta i dati personali prima di cestinarla (meglio usare un tritacarta), proteggere tutti i documenti da occhi indiscreti, aggiornare gli antivirus installati sui propri dispositivi e, prima di fornire dati online, verificare sempre l’attendibilità del sito web e del richiedente”.
Tipologia di finanziamento oggetto di frode
Come emerge dai dati dell’Osservatorio CRIF il prestito finalizzato si conferma la tipologia di prodotto maggiormente coinvolta nei casi di frode (37,9%) e rispetto al 2022 registra un lieve aumento (+4,8%) in controtendenza al trend decrescente degli ultimi anni. Aumentano i casi di frode che interessano le carte di credito (+22,1%), che nel semestre rappresentano circa il 12% del totale dei casi registrati nel periodo.
Fasce di importo
Nel primo semestre 2023 i casi di frode creditizia con un importo tra i 3.001 e i 5.000 euro sono più che raddoppiati (+112,4%) rispetto al 2022 e rappresentano il 10% del totale dei casi; aumentano anche le frodi con importi tra i 10.001 a 20.000 euro. Invece, si registra un decremento dei casi per le fasce con importo inferiore ai 3.000 euro (-22,1%).
Ripartizione delle frodi per fascia d’età e regione di residenza della vittima
La fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è quella dei 51-60enni (+10,6%) mentre i 18-30enni restano la fascia più colpita, coinvolti in quasi 1 caso di frode su 4. Seguono i 41-50enni (22,8%) in crescita del +5,8%, e i 31-40enni (20,5%).
La ripartizione delle frodi per regione mostra nel primo semestre 2023 una maggiore incidenza in Lombardia che sorpassa la Campania in seconda posizione, seguita dalla Sicilia.