Morto a 50 anni Josè La Cagnina: origini sciclitane, era stato calciatore di Cremonese e Lecco
Josè La Cagnina, nato a Como e di origini sciclitane, è morto a 50 anni stroncato da un male incurabile: era stato calciatore di Cremonese e Lecco. La Cagnina è stato protagonista della cavalcata che ha portato i grigiorossi del Como a due promozioni (dalla C2 alla B, tra il 2003 e il 2005). La Cagnina era cresciuto nel vivaio dell’Inter: arriva a Cremona nell’estate del 2003 da Pavia dove aveva già ottenuto una promozione dalla D alla C2. Gioca assieme a Prisciandaro e Taddei e vince due campionati fino all’approdo in B. Poi va a chiudere la carriera a Lecco, Voghera, Crociati Nocera e Treviso. Dopo aver smesso di giocare, era diventato allenatore professionista, lavorando soprattutto nel settore giovanile. Tra gli incarichi più importanti quello nelle Giovanili del Padova e, per tre anni, da responsabile del progetto Udinese Academy. Era sposato e aveva due figli. A dare l’annuncio della sua morte è stata la Cremonese. «È con profondo dolore che U.S. Cremonese apprende la notizia della scomparsa di Josè La Cagnina. Alla moglie, ai figli e a tutti i famigliari vanno le più sentite condoglianze della proprietà e del club grigiorosso».
Josè La Cagnina tornava a Scicli ogni estate per godere, insieme a familiari ed amici, del mare di Cava D'Aliga.