La Sea Watch con 65 migranti a 15 miglia da Lampedusa: equipaggio diffidato
La nave 'Sea Watch 3', che il 15 maggio ha soccorso 65 migranti al largo della Libia, è diretta verso l'Italia e si trova a 15 miglia da Lampedusa. 'A bordo abbiamo 65 persone, alcune disidratate, e alcuni bambini piccoli. Le condizioni meteo sono cattive', fa sapere il comandante Arturo Centore che racconta: 'Siamo stati allontanati da una motovedetta libica. Mi sono diretto verso nord anche perché le condizioni meteo sono cattive'. A bordo della Sea Wtach ci sono due neonati, un disabile e diverse persone con ustioni. Guardia di Finanza e Guardia costiera hanno raggiunto la nave vietando al comandante di fare ingresso nelle acque territoriali. La Ong tedesca insiste per dare 'un porto sicuro' ai migranti, ma Salvini tiene duro: 'Questi non sono soccorritori ma scafisti e come tali verranno trattati. Per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono e rimangono chiusi, vadano in Tunisia'. E 'non c'è premier né ministro M5s che tenga'. I 5s: attacco maldestro. Mattarella: intolleranza minoritaria.
La Procura di Agrigento non può aprire, non è possibile tecnicamente, un fascicolo di inchiesta sul caso della nave Sea Watch 3. L'imbarcazione della Ong tedesca si trova infatti ancora in acque internazionali. Il procuratore aggiunto, Salvatore Vella, e il sostituto Alessandra Russo, che sono presenti a Lampedusa per l'interrogatorio del comandante e dell'armatore della nave Mare Jonio stanno seguendo l'evolversi della situazione. La nave Sea Watch rispetta, al momento, la diffida della Guardia di finanza a non entrare in acque territoriali italiane.