Il bimbo morto dentro un pozzo a Palazzolo, i genitori in tv: "Ritardi nei soccorsi per Vincenzino"
"Vincenzo poteva essere salvato, perchè si trovava in un pozzo di appena sei metri. Hanno pensato a soccorrere per prima l'educatrice dell'Anfass che si è immersa nel tentativo di aiutarlo a risalire". A dichiararlo davanti le telecamere della Tgr Sicilia, sono i genitori di Vincenzino, Salvatore Laantieri e la mamma Paola Carnemolla a quasi due mesi dalla tragedia che si è consumata in una fattoria di contrada Falabia a Palazzolo Acreide. ll bambino morto all'età di 10 anni lo scorso 27 giugno durante un campo estivo organizzato dall'Associazione, chiedono che si faccia piena luce sul dramma che ha colpito un'intera famiglia, ma anche la comunità di Palazzolo, Comune montano in provincia di Siracusa. Nei prossimi giorni verrà consegnata alla procura di Siracusa, l'esito dell'autopsia e la magistratura siracusana si appresta a chiudere le indagini. Per la morte di Vincenzino Lantieri sono indagati il proprietario della fattoria e le otto educatrici che seguivano la comitiva di 20 bambini per il campus. Il bambino saltando sulla precaria copertura di un pozzo ci finì dentro per il cedimento della lamiera. "Ho sentito mio figlio che gridava mamma aiutami - dice Paola Carnemolla - ma i soccorsi non sono stati tempestivi. Ora chiediamo giustizia".
(Nella foto Vincenzino insieme al papà Salvatore Lantieri)