Esplosioni in centro a Modica. La giunta comunale: non bombe carta, solo petardi
“Nessuna bomba carta ma solo forti petardi fatti esplodere a ridosso di Palazzo San Domenico che hanno provocato danni alle cose e sui cui autori lavorano le forze dell’ordine”. Lo sostiene una nota dell’amministrazione comunale di Modica in relazione alle esplosioni di martedì sera. “Nessun Far West quotidiano in corso Umberto e nelle zone a ridosso ma episodi che, seppure rari, vanno sì stigmatizzati ma senza esagerarne termini e conseguenze pur di disegnare uno scenario che serve solo a denigrare Modica e a danneggiare chi nel centro storico investe risorse e spende il proprio lavoro nelle attività commerciali”.
Il fatto, però, che i “petardi” in via Campailla siano riusciti a lesionare il vetro antisfondamento di un’abitazione e a infrangere 5 vetri di un balcone a distanza di dieci metri dal luogo dell’esplosione, lascia pochi dubbi sulla pericolosità del gesto. Senza considerare il fatto che il petardo ha scalfito il gradino in pietra dell’ingresso di una casa di via Campailla ed è esploso accanto al tubo del metano. Ci sembrano particolari da non sottovalutare se si vuole fare un’analisi obiettiva di questi episodi che, come afferma l’amministrazione comunale di Modica, sono da affiancare alla crisi che sta vivendo il centro storico di Modica, come accade, d’altra parte, in molte città italiane.
Nel caso delle esplosioni di martedì sera in via Campailla e in via San Domenico, piuttosto che minimizzare la gravità di quanto accaduto, sarebbe opportuno individuare al più presto i responsabili del gesto in modo da dare una risposta immediata alle preoccupazioni, legittime, dei residenti e dei commercianti. Contemporaneamente, le istituzioni cittadine, con il sindaco, Maria Monisteri in prima linea, potrebbero chiedere una riunione a Modica del Comitato per l’ordine pubblico in modo da analizzare i problemi , come quello delle tossicodipendenze “problema serio – afferma la nota dell’amministrazione - e purtroppo comune ad ogni realtà”. Non è un mistero che alcune zone della città sono diventate piazze di spaccio e questo non va bene. Chiedere una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e pretendere una maggiore presenza in città di poliziotti e carabinieri non vuol dire “dare di Modica un volto volutamente sbagliato, artatamente in negativo da chi specula e non fa certo il bene della Città”.
“Non disconosciamo le difficoltà – ribadisce la nota - i negozi che chiudono, le saracinesche che si abbassano e ne focalizziamo i motivi cercando soluzioni condivise. Non a caso di recente abbiamo incontrato una delegazione di commercianti, entrando a fondo nei problemi e proponendo insieme le soluzioni. Ci spendiamo con iniziative, idee, programmi, progetti, interventi a favore del centro storico di Modica. E’ nostra intenzione all’inizio del nuovo anno, incontrarci con i proprietari dei locali oggi sfitti e chiusi per capire se c’è una strada che, come ente pubblico, possiamo percorrere con loro per dare vigore all’offerta commerciale e evitare le saracinesche abbassate.
Il centro storico di Modica è straordinario e invitiamo a viverlo perché farlo significa anche agire come deterrente contro chi lo imbruttisce. Siamo sempre pronti all’ascolto e a supporto e sostegno di chi nel centro storico crede, vive e lavora. Di chi vuole bene a Modica e non specula su episodi a proprio uso e consumo. Il cuore di Modica è vivo e pulsa e invitiamo chiunque a venire, a goderselo, a farsi una passeggiata in qualunque ora del giorno e in qualunque giorno; a renderlo ricco di presenze e di ‘vita’ com’è da sempre e come continua ad esserlo. Sosteniamo chi continua a credere alla Modica che è e non a quella che qualcuno falsifica aiutato da a quella parte dei social dove purtroppo non alberga la verità. Siamo pronti a tutelarci presso le sedi opportune nei confronti di chi diffonde notizie false e dannose per la nostra Città, per chi investe la sua attività nel centro storico e viene danneggiato. Se qualcuno vuol fare male a Modica per interessi che sfuggono al bene comune, noi non ci stiamo. E questo sia chiaro a tutti”.
E deve essere chiaro anche agli amministratori che il futuro di Modica è nel turismo e si deve fare di tutto – dai servizi alla vivibilità del centro storico – per accogliere i visitatori con lo stile e l’ospitalità di una Città che è stata anche una Capitale.